SALERNITANA (4-3-3): Marruocco, Sardo, Cardinale,
Zoro, Gioacchini (42'st Pierotti), Maschio (19'st Cammarota),
Tedesco, Camorani (27'st Teco), Arcadio, Vignaroli, Baggio. (1
Botticella, 24 Dobrijevic, 15 Poziello, 26 Gonzales). All. Zeman
(4-3-1-2): Storari, Troise,
Baldini, Bonomi, Bocchetti, Vidigal, Husain (32'st Mancino), Cristiano
(15'st Montezine), Sesa, Dionigi, Floro Flores (28'st Pianese).
(12 Gragnaniello, 6 Quadrini, 13 Stendardo, 14 Platone). All.
Colomba.
Arbitro: Rosetti di Torino
Ammoniti: Maschio, Tedesco, Cristiano, Husain, Teco,
Sardo, tutti per gioco falloso.
Angoli: 2-1.
Recupero: 3' e 5'.
Spettatori: 16.436 per un incasso totale di 197.281,00
euro.
Cronanca:
Colomba: "Naldi mi ha confermato la fiducia"
Alla Salernitana il derby campano, nato all'insegna del "mors tua vita mea". Sin dall'inizio i padroni di casa hanno dimostrato di avere quella marcia in più rispetto ad un avversario attendista, decisamente statico e prevedibile nelle giocate. Salernitana utilitaristica al punto giusto. Cinica e spietata ha forse sfoderato la migliore prestazione dinanzi al pubblico amico. Il Napoli ha atteso nella propria metà campo i granata, provando con le ripartenze ad impensierire la retroguardia avversaria.
Dionigi in cinque minuti spreca due occasionissime per imprecisione e per grande superficialità. L'attaccante azzurro (10'pt) si trova a tu per tu con l'estremo difesore salernitano Marruocco. Il suo pallonetto però finisce tra le braccia del portiere. Sei minuti più tardi, approfittando di uno svarione difensivo di Zoro, batte a colpo sicuro ma la conclusione finisce a lato.
Fin qui il Napoli. Tutto il resto è Salernitana, che con il passare dei minuti diventata padrona delle operazioni a centrocampo. Squadra corta, spazi pressocchè off-limits per gli azzurri e i granata trovano fiducia e spazi per poter incunearsi nella retroguardia partenopea. Caparbietà e carattere consentono a Maschio(17' pt) di guadagnarsi un calcio di rigore che sblocca il risultato. Il centrocampista sfugge alla guardia di Bocchetti ma non al placcaggio di Storari. Dal dischetto (18'st) Baggio non perdona.
Inizia il derby sugli spalti. Si incrociano cori dai settori occupati dalle opposte fazioni. Ma il divertimento è sul rettangolo di gioco. Salernitana padrona del campo, Napoli costretto a rincorrere. Neppure il tempo di organizzare le idee e i granata raddoppiano. Punizione dal vertice sinistro dell'area di rigore azzurra, Vignaroli batte sul primo palo, dove la zampata di Zoro (28) fa secco per la seconda volta l'estremo napoletano.
Nella ripresa la musica non cambia. Napoli con le idee annebbiate,
incapace di poter organizzare la rimonta. Salernitana agile nel
controllare e incline ad imbastire azioni di contropiede che però
non trovano la terza segnatura. Finisce in gloria per i padroni
di casa, osannati dai propri tifosi. Fischi e cori di disapprovazione
per gli azzurri invece dai tifosi del Napoli che malinconicamente
guadagnano la strada del ritorno a casa: la loro squadra adesso
rischia di finire in serie C, visto che è al penultimo
posto.
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